Non voglio attaccarmi le medagliette per quello che ho fatto in passato ma vorrei ricordare ai miei concittadini che nel 2007 sotto il governo regionale di Centro destra, riuscì a fare inserire il presidio territoriale d’emergenza a Rosolini, una struttura essenziale per gestire le emergenze sanitarie. Ma non potete dimenticare di certo la mia battaglia per difendere l’ospedale “Trigona” di Noto. Con il decreto Monti era prevista la sua chiusura, invece la struttura è stata salvata e fino a quando non si costruirà un ospedale di area, resterà un punto di riferimento per i cittadini del sud est.
Voi amici e amiche di Rosolini vi chiederete e per questa città cosa si è fatto e quale futuro ci attende? Vi dico subito che malgrado il governo Crocetta, privo di idee e con un quadro politico frastagliato, si è riusciti con non poche difficoltà a definire tutte quelle iniziative messe in campo con il governo dell’ex presidente Lombardo.
Per esempio il Ponte Ristallo Masicugno che è stato di recente inaugurato, ne è l’esempio tangibile. Un questi tre anni è stato sempre un muro contro muro tra il sottoscritto ed il governo della Regione. Qui a Rosolini abbiamo un problema serio da affrontare ed è quello di rimettere in sesto le casse del Comune. Se non si approva il piano di riequilibrio finanziario pluriennale non possono esserci soluzioni. La città paga a caro prezzo la pessima amministrazione dei governi precedenti a guida comunista. Gli sperperi di denaro pubblico con accensioni di mutui che oggi si debbono pagare. Intanto per fare cassa vanno messi in vendita alcuni beni di proprietà comunale non utilizzati o sottoutilizzati, vedi il Tensostatico e le scuole rurali. Operazioni che consentirebbero importanti rientri in termini finanziari, utili a sostenere il citato piano di riequilibrio.
Non voglio dilungarmi più di tanto, ma so che Rosolini è stata e continuerà ad essere una città che mi vuole bene e che mi sosterrà per quello che ho fatto e quello che farò. Il 5 novembre avete in mano l’arma del voto e dovete saperla sfruttare. Non fatevi ingannare dalle promesse dei forestieri che si fanno vivi soltanto nelle campagne elettorali con un solo scopo: quello di fregarvi il voto. Non voglio sembrare immodesto, ma Rosolini il suo patrimonio elettorale lo ha in casa. Il 5 novembre scrivete Gennuso sulla scheda elettorale e sbarrate il simbolo di Forza Italia. Viva la Sicilia.