Il tema è di quelli su cui non si può tacere, perché altrimenti si diventa complici di certa politica che ha portato alla distruzione, l’ospedale di Noto. Con l’avallo di tanti, il nostro Trigona,  è parzialmente funzionale a livello di Pronto soccorso, del reparto di Ortopedia, mentre restano in funzione gli ambulatori di ginecologia e ostetricia. Un ospedale saccheggiato che ha offerto risorse  tecniche e professionali soltanto al ‘Di Maria’ di Avola. 

Personalmente non conosco il sindaco di Avola, mi riferiscono di essere stato uno ‘squalo’ in termini di sanità. E l’ultimo suo fiore all’occhiello lo metterà in luce in piena campagna elettorale quando si taglierà il nastro per l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso. 

Anche in questo lembo di Sicilia la sanità funziona a due velocità. Ad Avola c’è un ospedale degno di chiamarsi tale con pure la Rianimazione, mentre a Noto abbiamo un Pronto Soccorso a part – time : in funzione fino alle ore 20. Come se dopo quell’ ora non possa succedere niente a Noto e dintorni. Io a questo gioco al massacro non ci sto e sono pronta pure a scendere in strada per manifestare il dissenso di un’intera comunità. Sono sicura che migliaia di cittadini netini mi seguiranno in questa mobilitazione. Vedete, cari colleghi e colleghe, vi ricordo che a primavera inoltrata e con l’arrivo dell’estate, la popolazione di Noto triplicherà. Avere un pronto soccorso fino alle 20, è come non averlo. Ricordo ai presenti che il ‘Trigona’ di Noto fu realizzato per servire l’intera zona sud e quella montana, con Palazzolo in testa. Oggi, invece, ci hanno portato i contagiati da covid. Reparti di covid 1 e covid 2. Tutto questo non è accettabile. 

Chiedo a questa amministrazione un confronto serie con il presidente della Regione e l’assessore Ruggero Razza, fautori della crescita dell’ospedale di Avola, solo a fini elettorali.

Sappiate cari colleghi che l’ospedale di Comunità, non è altro che una Rsa. Un presidio che non è in grado di intervenire per le emergenze. Ci basta il fallimento della Rsa di Pachino.

“Insieme per Noto” chiede la rifunzionalizzazione del ‘Trigona’ con la riattivazione di tutti i reparti che esistevano e nuovi da collocare. Di fonte a questo scempio sanitario, non siamo cittadini di serie B.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *